Il “LENA” di Pavia (Laboratorio di Energia Nucleare Applicata), ha aperto le sue porte agli alunni del CFP Zanardelli di Desenzano; un’occasione più unica che rara per scoprire alcuni dei segreti dell’energia nucleare, di cui tanto si parla con terrore o scetticismo, ma che più semplicemente poco si conosce.
Se, infatti, la parola “nucleare” richiama subito a scenari da Terza Guerra Mondiale, alle bizze di qualche leader coreano o iraniano, o a tragedie come Chernobyl e Fukushima,
c’è dietro tutto un mondo di ricerca poco conosciuto. Unico in Italia, il laboratorio è da anni pioniere di ricerche all’avanguardia, in campo medico, criminologico e farmacologico.
Fugato fin da subito il pericolo di radioattività – il reattore infatti non è classificato come impianto di potenza che produce energia – i ragazzi, con palpabile eccitazione, sono stati accompagnati a vedere da vicino, ma in assoluta sicurezza, il famoso nocciolo, cuore di tutto il laboratorio. Quotidianamente il LENA offre il suo contributo alla scienza: qui, infatti, si studia come sfruttare la cosiddetta attivazione neutronica per datare e localizzare manufatti antichi, sperimentare nuove cure anti-tumorali, studiare l’usura dei materiali e i danni, anche in campo aerospaziale.
La visita è proseguita al Museo della tecnica elettrica, prezioso custode di pezzi storici come telegrafi e prime macchine sperimentali per la produzione di energia. Una giornata diversa, insomma, per gli studenti dello Zanardelli di Desenzano, ancora una volta un’opportunità per ampliare la loro preparazione e fornire stimoli e prospettive professionali fuori dal comune.
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