Trucco e marketing: l’intervista a Mara Dimetto

Tra bellezza e benessere interiore

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Si definisce una terapista della bellezza e del benessere. Il suo segno zodiacale, la bilancia, la rappresenta molto, per l’amore di tutto ciò che è “bello”, ordinato e in armonia. La sua vita? Sempre in continuo movimento! Mara Dimetto, docente di Laboratorio Trucco e Marketing al CFP di Desenzano, è una di quelle docenti la cui professionalità è frutto di tanto impegno e passione e la cui ricca  personalità è tutta da scoprire.

Qual è stata la tua formazione scolastica?

Ho iniziato con le magistrali, ma poi ho preferito frequentare la scuola di figurinista-costumista: mia mamma sarta mi aveva trasmesso la sua passione per la moda. Imparai così a creare abiti. Il mio sogno era di trasferirmi nelle grandi città per poter lavorare per nomi famosi della moda come Versace o Armani. In quel periodo tuttavia non c’era la libertà che c’è adesso, quindi ho fatto esperienze lavorative nelle sartorie locali e nei negozi di moda”.

Come sei arrivata al mondo del benessere?

“A trent’anni la mia vita ha avuto uno stravolgimento. Ho ripreso gli studi, diplomandomi in estetica. Alla ricerca di un senso della vita e di un profondo bisogno di benessere e di valorizzazione personale, mi avvicinai alla psicosomatica e all’antroposofia di Rudolf Steiner e cominciai a praticare la meditazione. La mia curiosità mi portò ad ottenere una specializzazione in riflessologia psicosomatica. Durante tutti questi anni di studi ho lavorato in Spa d’hotel e terme italiane e collaborato nell’apertura di Centri benessere”.

Oggi, oltre ad insegnare, hai anche una tua attività. Di cosa ti occupi nello specifico?

“Si, vero, iIn effetti il mio percorso di studi non era ancora terminato (e non so quando finirà a dire la verità!). Qualche anno fa, in un momento particolare della mia vita, ho deciso di prendere in mano la mia vita e di formarmi come consulente d’immagine. Ulteriori specializzazioni in make-up sono diventate un completamento al mio lavoro, indispensabili per creare un’armonia tra il benessere interiore e l’immagine esteriore. In quello che amo definire il mio ‘salotto di bellezza’ accompagno i miei clienti in un percorso di valorizzazione. Il mio obiettivo è accrescere la loro autostima, attraverso servizi come l’armocromia, lo studio del viso e del corpo, lo stile”.

Quali pensi siano i valori professionali su cui puntare e che vorresti trasmettere alle nuove generazioni?

“Senza dubbio il rispetto verso tutto ciò che incontriamo e ci circonda. Persone, animali, cose. A cominciare da noi stessi. L’educazione, il saluto, il sorriso… trasmettere la positività. Spesso sento dire dalle ragazze che la vita è uno schifo: il mio impegno è far comprendere che la bellezza non sta nell’apparire, ma nel cuore”.

Quali sono state le tue maggiori soddisfazioni professionali?

“Ogni giorno per me è una soddisfazione. Il potermi rivolgere ai clienti con tranquillità e determinazione, il veder ‘cambiare’ le persone quando riescono a far uscire quella parte che tenevano nascosta da troppo tempo e che procurava loro insoddisfazioni e malanni, la soddisfazione di un messaggio da parte di un cliente che mi scrive: ‘Tu mi fai star bene… la tua voce… la tua tranquillità…i tuoi consigli…’”

Sappiamo che hai anche un’esperienza parigina alle spalle. Che periodo è stato della tua vita e cosa hai portato a casa da quel soggiorno?

“Una bellissima esperienza, vero. La prima volta a Parigi è stata 7 anni fa, quando mia figlia si trasferì per lavoro e qui mi sentii subito a casa. Ripresi a studiare francese e mi innamorai della vita parigina e della città stessa. È diventata la mia seconda casa. Tante volte mi è successo di prendere l’aereo la mattina alle 6, fare un giro a Parigi e tornare a mezzanotte. Questi viaggi mi hanno permesso di inoltrarmi nella vita della vera ‘parisienne’ come una donna intraprendente, femminile, autonoma. Non dovremmo invidiare nulla alla donna parigina… tranne lo stile, il non ‘apparire’, il non ‘etichettarsi’, il differenziarsi. Le francesi si fanno notare solo con un rossetto e uno smalto rosso. Tra i servizi che offro alle clienti ci sono anche viaggi organizzati a Parigi di qualche giorno, che chiamo ‘Paris, Shopping Tour’: un viaggio nella romantica e affascinante Ville Lumière, passeggiando nelle viuzze di Montmartre, cenando nei ristoranti tipici dove si incontravano Picasso, Degas o Fitzgerald e accompagnando le clienti a fare shopping nei piccoli negozi del Marais o alle Galeries Lafayettes”.

Verso che direzione pensi stia andando il settore beauty?

“Con l’utilizzo dei nuovi canali di distribuzione e comunicazione, come Instagram, e attraverso i tutorial proposti dalle influencer, si può notare una grossa spinta soprattutto nel settore make-up. Chiunque può apprendere i ‘trucchi’ del trucco, magari non le basi e la tecnica corretta, ma il make-up dev’essere anche questo: provare, divertirsi, mescolare colori e giocare a farsi belle. Il futuro spero sia il più naturale possibile, fatto di cosmetici bio, di uno stile di vita ‘sano’, un’alimentazione equilibrata e tanta attività fisica: belli dentro, insomma, ma anche fuori. Fortunatamente sono sempre più numerosi i brand che oggi propongono prodotti con concetto allargato di green: naturale, biologico, sostenibile”.