A Chiari si fa lezione di poesia con Alberto Prandi

L'incontro con il poeta ha regalato emozione

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Giovedì 30 gennaio scorso, nella sala riunioni della sede clarense del CFP Giuseppe Zanardelli, noi ragazzi di 3° A (settore meccanico) insieme ai compagni di 3° T (settore termoidraulico), abbiamo avuto la possibilità di conversare con il poeta Alberto Prandi, autore di svariate raccolte, edite da “Kimerik”, come “Le farfalle volano anche di notte”, “Il viaggio dell’anima persa” o “Meduse: gli aquiloni del mare”.

L’occasione è nata durante la rassegna della Microeditoria a Chiari, cui la nostra scuola partecipa ogni anno: la responsabile di sede, la dott.ssa Galloni, ha qui stretto contatti con il signor Prandi che, da subito, si è dimostrato disponibile e desideroso di confrontarsi con ragazzi della nostra età.

Con le nostre insegnanti di italiano, abbiamo scelto ed analizzato alcune poetiche tratte dall’ultima raccolta dell’autore, e l’idea di un incontro a scuola è stata la naturale conseguenza.

Il signor Prandi, in compagnia della moglie, ci ha accolti con calore e ci ha illustrato su una mappa geografica le tappe di un affascinante viaggio per il mondo da lui personalmente compiuto. Di ogni località ha sottolineato ciò che più lo aveva colpito, ha raccontato aneddoti e ricostruito vicende storiche in quel luogo verificatesi. Ci ha spiegato di aver scritto le sue poesie nei momenti di pausa, durante il viaggio in nave, sulla scia di forti emozioni che voleva fissare, a cui voleva dare un senso, in un dialogo serrato con se stesso.

Prandi ci ha aiutato a riflettere sul fatto che tutti noi, impegnati a realizzare impianti termoidraulici o pezzi meccanici nei nostri laboratori, siamo “etimologicamente poeti”, poiché “poesia” deriva dal greco “poiéo”, ovvero “fare/produrre/fabbricare”, non necessariamente versi.

Il poeta ha invitato a ragionare sull’importanza di possedere un lessico variegato, suggerendoci di imparare un vocabolo nuovo ogni giorno, per esprimerci con maggiore chiarezza e per ampliare la nostra visione del mondo. Ci ha poi letto, con grande espressività, alcune opere che avevamo analizzato in classe, contestualizzandole, spiegandoci da quale evento sono scaturite e quali riflessioni suggeriscono. Ci hanno molto colpito, perché scritti incentrati su valori umani fondamentali e perché estremamente attuali, legati anche ad eventi di cronaca. Hanno impressionato soprattutto le poesie dedicate ai poveri, ai mendicanti, a chi versa in condizioni meno fortunate e a cui non prestiamo la dovuta attenzione. Prandi definisce “statue d’amore agli angolo delle strade” quanti chiedono l’elemosina nelle grandi metropoli d’Italia, o i bambini costretti a vendere manufatti artigianali in rinomate località turistiche all’estero.

Nel corso dell’incontro l’intellettuale ci ha messo in guardia circa le conseguenze degli attacchi verbali, reali o virtuali, nei confronti degli altri, prendendo spunto dalla poesia dedicata a una donna che, dopo essere stata truffata ed aver consegnato ogni suo avere a dei finti guaritori, con la speranza di salvare la vita al marito, si è data fuoco perché non sopportava i commenti crudeli e la derisione dei suoi compaesani.

Questi sono solo alcuni degli spunti di riflessione che il signor Prandi ci ha generosamente regalato. Con grande simpatia, è rimasto con noi per due ore: ha risposto alle nostre domande, soddisfatto le nostre curiosità e favorito un’occasione di crescita umana per ognuno di noi.

I ragazzi della 3°A e 3°T di Chiari, con le docenti E. Festa e A. Pedroni.