Gli (ex) alunni di Chiari si raccontano

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Troverete qui una serie di riflessioni di alcuni ex studenti che, non senza un pizzico d’emozione, volgono indietro lo sguardo agli anni della loro formazione. Ne fanno un bilancio. All’alba del loro ingresso nel mondo adulto o forti delle prime esperienze lavorative propriamente dette, soppesano l’importanza e descrivono l’affetto che ancora li lega al Cfp.

“Ringrazio il Cfp per l’opportunità che offre. Vi ho conosciuto persone stupende, e la mia esperienza di tirocinio è stata bella, serena ed educativa. Inizialmente i miei piani non erano di frequentare l’istituto di Chiari ma un altra realtà in Brescia, indirizzo multimediale, perché oltre alla mia grande passione per la musica amo da sempre fare fotografie. La scelta è comunque ricaduta sul centro Zanardelli e, guardandomi indietro, ne sono contenta. Ora frequenterò il quinto anno serale altrove, così che di giorno possa dedicarmi alla ricerca di un lavoro. Il mio obiettivo è prendere il diploma di maturità e quindi iscrivermi all’università: vorrei laurearmi nell’ambito socio-sanitario”. M.

“Questa scuola l’ho scelta grazie al consiglio dei miei insegnanti di terza media: credevano che una scuola professionalizzante sarebbe stata l’ideale per me, e non sbagliavano. Grazie al Cfp e ai miei compagni di classe, le diverse prospettive e culture, ho imparato a conoscere tanti altri punti di vista, altre lingue e usanze. Spero di poter mettere a frutto tutte le conoscenze apprese durante gli anni trascorsi qui. E nel mio futuro mettere in pratica tutti gli strumenti che mi sono stati dati”. S.

“Ho sempre pensato d’aver sbagliato scuola. Ricordo ancora quando volevo cambiare, e voi in primis eravate lì a sostenermi. Varie iniziative mi han portato ad un mondo che ancora oggi sto esplorando. Una scelta sbagliata è stato forse il mio sbaglio migliore. Un particolare grazie anche alle persone che ho conosciuto in quell’avventura”. A.

Sono passati molti anni e non sono più una ragazzina, ma tutto ciò che ho imparato mi ha fatto crescere: se oggi professionalmente so gestirmi in ogni ambito dell’ufficio è anche grazie alla formazione a 360° ricevuta. Senza, sarebbe stato molto più difficile entrare nel mondo del lavoro. Grazie”. A.]

Il Cfp mi ha dato tanto, sia professionalmente che moralmente. È un istituto molto criticato (inutilmente). Invece è un ambiente meraviglioso, con personale altrettanto fantastico. Mi ha dato modo di porre a confronto scuola e lavoro, di mettermi in gioco e vedere cosa realmente avrei incontrato fuori dalle sue mura. Con il supporto degli insegnanti sono cresciuta e maturata molto. Considero questa scuola una grande famiglia: ormai è più di un anno che ho finito il mio percorso ma ogni volta che passo lì davanti, il sorriso spunta automaticamente! Rifarei questa scuola 1000 altre volte e la consiglio vivamente!”. A.

“Beh che dire… ne sono passati di anni dal momento in cui ho varcato la soglia del Cfp, ma ricordo come fosse ieri i professori e le compagne di classe. Che dire della mia crescita personale? Calcolando che non ero proprio una cima, lì sono riuscita a migliorarmi sia praticamente che professionalmente. Grazie a tutti. Veramente grazie”. V.

“È stata un’esperienza molto positiva perché ci ha dato la possibilità di integrarci al meglio nel mondo del lavoro e, oltre ad averci istruito, ci ha aiutato tantissimo nella nostra crescita personale. In particolare una delle prof è sempre stata disponibile ad affrontare qualsiasi nostra problematica con pronto ascolto e comprensione, ma ricordo con affetto anche tutti gli altri insegnanti. Vi ringrazio tutti per averci dato tanto. Solo concludendo il percorso scolastico si capisce veramente la differenza tra ciò che eravamo e quello che siamo diventati”. S. 

“Gli anni più sereni della mia vita da studente. Sicuramente per me è stata importante la figura di una professoressa in particolare: ho trovato in lei un’amica, una confidente, una persona su cui poter contare sempre. Quando penso al Cfp sicuramente è lei la prima persona che mi ricordo… Per il resto la scuola mi ha portato amicizie vere cui ancor oggi tengo molto. Professionalmente mi ha offerto la possibilità di imparare il lavoro che faccio tuttora”. A.

“Il Cfp, oltre ad avermi dato tante soddisfazioni, mi ha fatto capire che c’era un’altra possibilità nel mio percorso scolastico, e anche il risultato finale per me è stata una soddisfazione. Lo stesso vale nell’ambito scuola/lavoro. Ora che quella è finita sono contento del progetto di esercitazione all’autonomia che attualmente sto facendo sempre con questo istituto”. E.

“Il Cfp è un’ottima scuola composta da eccellenti docenti, insegnanti che ti seguono con passione e aiutano davvero negli studi. Anche quando non ti comporti bene, comunque, sanno come riprenderti in modo utile: continuano a rimproverarti fino a convincerti a comportarti come si deve. Ogni volta che ho avuto delle necessità loro e la scuola hanno contribuito a darmi una mano”. G.

Sono stati anni stupendi, con i migliori professori che potessi desiderare, e ancora adesso ringrazio per ciò che ho appreso e mi è ancora utile anche nell’ambito della mia attuale professione! Grazie a tutti”. A.

“Ci sarebbero troppe cose da dire, ma partirei dal fatto che, nonostante ciò che si pensa riguardo al Cfp, è stata la scuola grazie a cui ho avuto una crescita personale veramente invidiabile. Partendo dal presupposto che si tratta di un istituto professionale, lo scopo principale è quello di insegnare una professione e dunque si dà per scontato il fatto che non si studi. Invece dipende da come una persona decide di affrontare un determinato percorso della propria vita. vi ho intrapreso il mio dalla prima superiore, provenendo da un anno di bocciatura in un altro istituto. Ero demoralizzata da morire, non avevo più voglia di andare a scuola, di far proprio nulla, e credo che avrei voluto per un’istante che la mia vita terminasse lì. E invece ho avuto la fortuna di trovare professori più che accoglienti nei miei confronti.  Una in particolare, non so con quale miracolo (e se lo domanda tutt’ora pure mia madre, che non smetterà mai di ringraziarla), è riuscita a spronarmi, ad aprirmi gli occhi ad un altro mondo, totalmente diverso da quello che conoscevo. Docenti sempre pronti ad ascoltarti, disponibili ad aiutarti e molto collaborativi: questo è il Cfp. Credo sia stato l’unico istituto nel quale mi sia sentita proprio a casa. La mattina mi svegliavo con la voglia di venire a scuola, cosa che prima d’allora era mi pensabile. Era possibile parlare di tutto con i docenti e, prima di essere tali, erano insegnanti di vita. Credo che non potrò mai ringraziare abbastanza i miei professori per quello che hanno sempre fatto per noi, nonostante tante volte non spettasse loro. E ora, dopo 4 anni di Cfp e un quinto a Palazzolo, mi ritrovo a cominciare un altro grande capitolo della mia vita, quello dell’Università. Non credo che senza una crescita personale così significativa, avvenuta anche grazie alla scuola, sarei mai arrivata dove sono ora. Non dimenticherò mai le persone che mi hanno dato fiducia, non dimenticherò mai il Cfp. Grazie di tutto”. O.

“Ho frequentato il Cfp Zanardelli di Chiari per 3 anni. Posso dire, proprio con due parole, che ne ho un ricordo speciale. Sono stati anni belli e costruttivi e, ora che sono nel mondo del lavoro, se dovessi tornare indietro li affronterei senza troppe lamentele, senza noia o la fretta di finire gli studi. Tre anni in cui ho imparato a crescere, a confrontarmi con insegnanti e compagni, e sì, anche ad essere in primo piano nei momenti lavorativi con i tirocini. A mio parere sono fondamentali per far esperienza, responsabilizzare e magari capire effettivamente se è ciò che davvero si vuol fare in futuro. Qualche giorno fa, parlando con alcuni amici, dicevo appunto che mi mancano un po’ i tempi delle superiori, dove sei coccolata e richiamata quando è il caso, lì hai comunque già la maturità di capire, e instauri rapporti con i compagni che col tempo possono diventare vere e profonde amicizie. Crei uno stato di fiducia con i professori che durerà per tutto il percorso scolastico. La scuola mi ha preparato al mondo del lavoro, ad aver disciplina e adeguata conoscenza delle materie professionali sia teoriche che pratiche. Ora invece, che ho 24 anni, sono diventata socia della mia società e gestisco da sola la parte amministrativa e degli acquisti! Posso dire che è un bel traguardo e sono orgogliosa di esserci riuscita da sola. Ovviamente ogni giorno è una sfida personale di crescita, perché mi metto in gioco e sono io, solo io. Quindi, devo dire grazie anche per quei tre anni, per avermi dato le basi, ma soprattutto la possibilità per farlo. Il mio consiglio a voi che leggete queste righe, è di viversi e godere al meglio l’esperienza scolastica, con un pizzico di divertimento e la giusta serietà, perché tutto sarà parte del vostro futuro e di ciò che volete diventare da grandi, sempre a spasso con i vostri desideri e passioni”. F. 

“Inizialmente, non volevo frequentare questa scuola. Sentendo miei compaesani, o comunque conoscenti che già la frequentavano, mi sono tuttavia lasciato convincere a prender parte ad un open day. In quell’occasione la scuola mi è stata mostrata, illustrata e presentata molto bene. A distanza di tempo posso dire che il Cfp mi è piaciuto davvero molto poiché, oltre alla preparazione teorica, vi si affronta anche la pratica. C’è inoltre la possibilità di utilizzare apparecchiature di settore ed abbastanza avanzate. Trovo che i docenti siano molto bravi e preparati. Ho apprezzato particolarmente lo stage, che ti apre le porte al mondo del lavoro: aiuta a capire come sarà e fornisce all’azienda la possibilità di conoscere un potenziale lavoratore per un’eventuale assunzione futura. Io, per esempio, ho fatto per tutti e tre gli anni lo stage presso una ditta di macchine automatiche per confezionamento e infine vi sono stato assunto con il contratto di apprendista. Sono davvero molto contento delle scelte che ho fatto”. F.

“Negli anni ho imparato ad apprezzare le piccole cose quotidiane e dare loro un grande valore. Proprio per questo voglio cogliere l’occasione per esprimere la mia gratitudine a tutti i professori che, con il loro insegnamento non solo teorico ma pratico, hanno saputo rendermi migliore. Ai miei prof. dico: ‘grazie per avermi spronato (dopo una buona preparazione) ad affrontare il quinto anno e raggiungere così il tanto desiderato diploma’. Un ringraziamento particolare lo rivolgo poi ad una professoressa che mi ha sempre sostenuto nei momenti di maggiore difficoltà, spingendomi a dare il meglio. Grazie Cfp, ora mi sento una persona arricchita nella conoscenza delle materie ma anche interiormente”. M.

Fino a tre anni fa, vedendo il Cfp da fuori e ascoltando pareri di gente esterna, che probabilmente ne sapeva ancor meno di me, pensavo fosse completamente diverso. Beh, bisogna semplicemente informarsi per ricredersi! Quando ho iniziato questa scuola ero intimorita e allo stesso tempo impaziente di finire per proseguire nella vita forte della mia nuova a qualifica. Devo dire che l’inizio è stato molto difficile: conoscevo pochissime persone e per niente il luogo. Inoltre sono stata messa a dura prova dalle lezioni di economia, di cui sapevo e capivo poco. Però niente è impossibile, no? È bastato rimboccarsi le maniche e mettercela tutta per raggiungere ottimi risultati, che oltre a essere stati motivo d’orgoglio personale, hanno realizzato un mio sogno: Regione Lombardia, per gli studenti meritevoli che concludono gli esami con votazione eccellente (100/100), organizza infatti dei viaggi studio. Il mio è stato un po’ quello che tutti sognano, cioè una settimana in California. Inutile dire che gli sforzi ripagano. Una notevole novità al Cfp, rispetto alla mia precedente scuola, è stato il tirocinio, con cui sono stata catapultata direttamente in ufficio tra fatture e documenti vari. All’inizio ero impacciata e insicura, ma a fine stage ero fiera di me, di essermela cavata: padroneggiavo meglio tutti gli strumenti messi a disposizione. Anche nel quarto anno ho preso 100/100 e presto conoscerò le destinazioni della dote merito. Con una sensazione di tristezza e allo stesso tempo soddisfazione, sono ora pronta per iscrivermi a frequentare altrove la classe quinta. Penso a come due anni siano volati e a tutto ciò che mi hanno lasciato impresso. Avevo in programma di tornare in questo centro per ritirare il mio attestato, per fare visita agli insegnanti, ma non di certo per fare un colloquio di lavoro! E invece… È stato incredibile quando l’opportunità di fare il tirocinio extracurriculare a scuola mi si è presentata davanti. Sapevo che la proposta era stata fatta anche ad altri, ero irrequieta, ma comunque determinata ad ottenere l’incarico. Raggiunto l’obiettivo mi sono ritrovata così di nuovo tra le mura della scuola ed è stato piuttosto strano. Ero lì in una veste diversa, non più studente ma parte integrante del Cfp. Sono contenta degli obiettivi raggiunti finora. Questa scuola ha superato di gran lunga le mie aspettative: qui ho fatto diverse esperienze importanti dal punto di vista formale e informale che non penso dimenticherò presto ed alle quali sicuramente se ne aggiungeranno tante altre”. A.

“Sono trascorsi poco più di due anni da quando ho terminato il mio percorso scolastico qui al C.fp. Sono stati per me gli anni più belli e forse anche i più difficili. Dover iniziare a prendere delle decisioni da sola, cominciare seriamente a pensare a cosa avrei voluto fare da ‘grande’.  Non credo ci sia stato un unico momento di crescita: tutto il percorso scolastico mi ha portato ad una maturazione personale. Grazie a questa scuola e grazie agli stage svolti, ho potuto prendere confidenza con il mondo reale del lavoro. Ho avuto l’opportunità di relazionarmi con persone fuori dall’ambito scolastico, e iniziare a mettere in pratica quello che fino ad allora avevo studiato solo sui libri. Il momento più difficile è stato di certo il periodo subito successivo la fine gli esami. Mi sono ritrovata a dover decidere che cosa volessi fare della mia vita. Purtroppo non sempre e non subito si trova quello che ci interessa realmente. Dopo vari tentativi e qualche esperienza di lavoro, è arrivata però l’opportunità di lavorare nella segreteria del Cfp che mi aveva visto studentessa. Ho svolto un colloquio ed è andato bene. Io, che prima ero un’alunna di questa scuola, mi sono ritrovata dall’altra parte della ‘barricata’ ad imparare come gestire e organizzare tutto ciò riguardi attività scolastica e alunni. E’ stato davvero insolito, ma allo stesso tempo mi ha quest’esperienza mi ha visto contenta. Fortunatamente sono riuscita fin da subito ad ambientarmi molto bene sia con i professori, visto che alcuni di loro erano stati miei insegnanti, sia con i colleghi. E sono quest’ultimi, oltre a tutto il personale e la responsabile di sede, che devo ringraziare, perché nonostante fossi una delle dipendenti più giovani e alle prime armi, si sono sempre resi disponibili, aiutandomi per qualsiasi problema e facendomi integrare a pieno nel gruppo. Sembrava ieri il mio primo giorno di lavoro, piena di ansia e paura di non essere in grado d’affrontare la situazione, e invece sono già passati sei mesi. Mesi in cui non mi sarei mai aspettata d’apprendere così tanto, e soprattutto dimostrarmi  in grado di gestire molto. Lo stage ora sta per terminare, ma la mia esperienza lavorativa qui al Cfp continuerà per un altro anno grazie ad un nuovo contratto a tempo determinato. E magari, chi lo sa?, potrei rimanere anche oltre quello. Ad oggi posso dire d’essere pienamente orgogliosa del mio percorso scolastico e delle scelte fatte. Sicuramente per me questa non è la fine, ma solo l’inizio di una nuova esperienza”. C.