A Verolanuova i ragazzi si “coltivano” a partire dall’orto

Dopo la bella e istruttiva esperienza dell'anno scorso torna in attività l'orto didattico

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Un gruppo di ragazzi in questi giorni ha ripreso a lavorare l’orto didattico per prepararlo alla nuova semina. Gli studenti della scuola verolese, oltre ad imparare a lavorare con le macchine utensili o ad occuparsi di elettrotecnica, possono infatti imparare anche a coltivare ortaggi, piante da frutto, fiori.

Questa attività è nata da un’idea della professoressa Paola Vittorielli per avvicinare gli studenti alla natura. “In questo mondo pieno di tecnologia – sosteneva mentre spiegava il progetto – il contatto con la natura può portare solo benessere”.
Coltivare l’orto ha dato inoltre la possibilità ad alcuni ragazzi di collaborare con compagni delle altre classi: lavorare in un piccolo gruppo ha permesso di entrare meglio in relazione con gli altri e di fare nuove amicizie.

Per avviare questo progetto, nel 2018 alcuni studenti sono andati nella sede del CFP Zanardelli di Villanuova sul Clisi, dove i compagni seguono un percorso per diventare operatori agricoli, e hanno potuto sviluppare idee e dare indicazioni per creare il giardino.

Una volta scelto lo spazio più adeguato alla nascita dell’orto, i ragazzi man mano coinvolti si sono impegnati a zappare e a smuovere la terra per poi creare le “porche” (quelle strisce di terreno rialzato rispetto al suolo che in gergo agricolo bresciano vengono chiamate “colle”). In seguito ad una riunione organizzativa, gli studenti del percorso idraulico hanno preso l’incarico di progettare e realizzare l’impianto di irrigazione, mentre altri
compagni hanno deciso che cosa seminare e coltivare, in base all’esigenza stagionale. Poco a poco, gli ortaggi seminati sono cresciuti e i ragazzi coinvolti nel progetto hanno provveduto a potare le piante, mettere i bastoni di supporto per farle crescere diritte e strappare le erbacce che le soffocavano.

“È stato un momento molto bello e ricco di soddisfazione quello in cui abbiamo raccolto gli ortaggi e li abbiamo offerti a coloro che volevano portarli a casa” racconta uno dei ragazzi che ha preso parte a molti momenti di lavoro nell’orto didattico.

Gruppo di ragazzi di 3 om