Lo stage di Federico “mette la quinta” con Vieffe corse

Il racconto dell'esperienza nelle parole del responsabile Buratti e del giovane stagista

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La Vieffe corse di Brescia dal 1999 è un’importante realtà sportiva nell’ambito dei Rally e partecipa a vari Campionati di specialità, di diversa validità ed importanza. Moltissimi i risultati di rilievo raggiunti, fra cui nel 2018 il primo posto nel Campionato Mondiale Rally categoria “WRC3” riservato alle 2 ruote motrici. E proprio a ottobre dello stesso anno, e in quella vittoriosa occasione, ha avuto la fortuna di svolgere il suo stage formativo un allievo della classe IV meccanico del CFP desenzanese.

Come hanno vissuto l’esperienza azienda e stagista? Sicuramente, è stata una collaborazione proficua, da entrambe le parti. Almeno è ciò che emerge dalle loro stesse dichiarazioni.

A Roberto Buratti, responsabile della Vieffe corse, abbiamo chiesto che tipo di apporto possono dare giovani stagisti alla vostra azienda?

“Dato che la nostra attività si basa, sì, sulle partecipazioni sportive, ma prima di tutto sulla preparazione delle autovetture allestendo anche autovetture da Rally partendo dalla nuda scocca – ha detto – credo che per gli stagisti sia molto interessante vedere come nasce una vettura e imparare in maniera più approfondita tutto ciò che c’è da sapere ‘dietro le quinte’. Gli stagisti non imparano semplicemente a sostituire particolari, ma anche ad assemblarli per poi montarli sulla vettura: è’ un lavoro minuzioso. Con la loro voglia di imparare e la loro curiosità – aggiunge Buratti – danno inoltre un apporto importante all’azienda: una volta che sono stati istruiti sulle modalità possono essere autonomi nel montaggio di diverse parti dell’automobile sia in fase di costruzione sia in fase di manutenzione ed il tempo che dedicano a questo è tempo prezioso per l’azienda che può impiegare il personale più specializzato in altre mansioni”.

Quale raccomandazione sentite di fare ai giovani autoriparatori che si affacciano al mondo del lavoro?

“Siate instancabili ed appassionati… Nella nostra attività, che non è soltanto di autoriparatori, non ci sono orari, spesso non ci sono week end e vacanze, ma se c’è passione la gratificazione è smisurata”.

Qual è la dote maggiormente apprezzata dai datori di lavoro oggi?

“Indubbiamente la dote più apprezzata oggi è la serietà insieme all’umiltà e alla voglia di imparare”.

Con Federico abbiamo cercato di comprendere il punto di vista di un giovane stagista.

Federico: che tipo di esperienza di stage è stata la tua? Di cosa ti sei occupato?

“La mia è stata un’esperienza veramente incredibile – ha esordito con gli occhi che ancora brillano di gioia –  durante la quale ho avuto il piacere di lavorare su auto uniche e partecipare ad alcune gare. In officina l’auto su cui ho lavorato maggiormente è stata una Peugeot 208 R2 che, essendo arrivata con la scocca completamente nuda, era pronta da montare per la prima gara del campionato mondiale a Montecarlo. Successivamente ho lavorato su auto come la Peugeot 206 WRC, Ford fiesta R5, Citroen DS3 WRC e Citroen C4 WRC”.

Qual è stata la più grande soddisfazione durante lo stage?

“Sicuramente la vittoria del campionato mondiale con la Peugeot 208 R2 guidata da Enrico Brazzoli. Sapere che l’auto su cui ho prevalentemente lavorato, mettendo molta passione, ha portato per la prima volta in scuderia la vittoria di un mondiale, mi ha dato una grande soddisfazione. Sono proprio orgoglioso di me stesso!”.

Che differenza c’è tra lavorare in un’officina di auto da rally rispetto alle classiche officine per vetture “normali”?

“Un’auto da rally ha bisogno di molta più cura, pazienza e manodopera. E’ composta da componenti molto più costosi e delicati, da maneggiare con particolare cura. Ogni vite prima del montaggio va pulita e,rispetto ad un’auto stradale,la maggior parte delle viti vanno ingrassate per evitare la ruggine. Inoltre in una scuderia si lavora con molta calma e non c’è bisogno di aver fretta, visto che non c’è un cliente pronto a ritirare l’auto, fondamentale è il risultato!”.

Speri ci saranno prospettive di inserirti in questo mondo?

“Spero proprio di sì, dal momento che è un ambiente a cui sono da sempre particolarmente interessato, direi che farne parte è quasi un sogno per me”.

IV meccanica